È già ora di smettere di seguirsi?
Fare unfollow è un atto di cura verso noi stessi. È scegliere attivamente cosa vogliamo nella nostra vita digitale invece di subire passivamente contenuti che non ci interessano.
Il mio feed Instagram è diventato un museo degli ex amici, ex compagni di scuola, ex colleghi e persone conosciute a feste random di cui non ricordo nemmeno il nome. Eppure continuo a seguirli tutti.
Perché? Boh.
Ma soprattutto: fino a quando?
Breve premessa
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Smettere di seguirsi è un tabù
Che difficoltà abbiamo nel fare unfollow? Troppa.
Lo facciamo di nascosto, quasi con vergogna, come se stessimo commettendo un peccato capitale o tradendo un'amicizia di lunga data. Mettiamo in silenzioso le persone, nascondiamo le loro storie, ci lamentiamo dei loro contenuti, ma non premiamo quel fatidico pulsante "smetti di seguire".
C'è qualcosa di estremamente passivo-aggressivo nel nostro rapporto con i social e nel modo in cui gestiamo le relazioni online. L'unfollow è considerato un affronto, un gesto forte, una dichiarazione di guerra. Ma forse è il momento di normalizzarlo.
L'infinito digitale non esiste
I nostri cervelli non sono fatti per gestire centinaia di relazioni contemporaneamente.
L'antropologo Robin Dunbar sostiene che possiamo mantenere relazioni stabili con circa 150 persone. Punto. E invece sui social seguiamo 600, 800, 1500 profili. Il risultato? Un sovraccarico di informazioni, una timeline caotica e una connessione superficiale con tutti.
I social ci hanno fatto credere che potessimo espandere infinitamente la nostra rete sociale, che potessimo mantenere un contatto con chiunque avessimo mai incontrato. Ma la verità è che l'infinito digitale è un'illusione.
Il decluttering delle connessioni
Così come facciamo pulizia nell'armadio, dovremmo fare pulizia anche nei nostri feed. I benefici? Immediatamente visibili.
Tempo risparmiato. Meno FOMO. Meno confronto tossico. Maggiore attenzione ai contenuti che davvero ci interessano. Relazioni digitali più autentiche. Un rapporto più sano con i social.
Quando smettiamo di seguire chi non ci interessa più, trasformiamo i social da una valle di frustrazione a uno strumento utile e piacevole. Non è più un dovere scrollare all'infinito, ma diventa una scelta consapevole di come spendere il nostro tempo.
A proposito
Quello che devi fare con chi ti dà fastidio sui social.
Un bell’approfondimento su qualità vs quantità nella newsletter Scrolling Infinito
Idea: se non hai ancora trovato il coraggio di unfolloware, fai come igiovanidoggi™ e apriti un profilo fake dove seguire solo le cose che ti interessano.
Parliamone
Hai mai fatto una "pulizia di primavera" dei tuoi follow? Quali criteri usi per decidere chi continuare a seguire e chi no?
Ci facciamo una chiacchierata?
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Mi riconosco molto in quello che scrivi. Forse lo si fa per educazione, per apparire meglio di ciò che in realtà siamo.