La violenza ha cambiato linguaggio
Sui social nascono nuove parole di odio: termini all'apparenza enigmatici che hanno lo stesso potere distruttivo della violenza fisica
Questa è una newsletter atipica. E questo è, a tutti gli effetti, un avvertimento.
Femminicidio: uccisione diretta o provocata, eliminazione fisica o annientamento morale della donna e del suo ruolo sociale.
Le parole al loro interno racchiudono tutto, anche l’intenzione.
Ed è proprio di questo che vorrei parlare: del linguaggio.
Oggi i termini della violenza sono molto diversi, nuovi, “social”. Si sviluppano online e si nascondono dietro hashtag e neologismi non sempre accessibili.
Già, perché il linguaggio online della violenza non è molto chiaro, soprattutto a chi è fuori dagli schemi in cui si sviluppa. Eppure, ha lo stesso potere distruttivo della violenza fisica. È un braccio nuovo che non solo andrebbe conosciuto e analizzato, ma anche combattuto.
Perché fa vittime.
Breve premessa
La smarTletter è la newsletter che racconta come evolve la comunicazione dal punto di vista di la fa ogni giorno. Se ti interessa saperne di più su chi siamo e sul nostro lavoro di agenzia e consulenza, saremo felici di raccontartelo!
Nuove parole per vecchi mali
La copertura mediatica di casi come i femminicidi è sempre molto ampia e ci ricorda due cose:
non sappiamo ancora raccontare della violenza;
la violenza online è uguale e contraria a quella “offline”.
Sotto gli articoli e i post dedicati infatti, spesso con titoli imbarazzanti e contenuti discutibili, si possono trovare una marea di commenti negativi. Negativi per non dire raccapriccianti.
Parole di cattiveria pura.
Parole dannose, distruttive e nuove.
Come cumcettina e ipergamia.
Cumcettina fa riferimento a una donna dall’aspetto insignificante e con una personalità anonima, alla ricerca di un partner più attraente di lei e con “standard” più alti dei suoi. È un termine composto da “Concettina”, stereotipo della donna meridionale, e dal prefisso “Cum” che in inglese significa sperma, per alludere alla presunta promiscuità della donna.
Ipergamia, invece, è un concetto che deriva da studi sociologici e che si riferisce alla tendenza di alcuni individui a cercare partner con un status socioeconomico o un'attrattiva maggiore rispetto al proprio. Nel linguaggio misogino, però, viene usato per etichettare le donne come manipolatrici o interessate solo al potere e alla ricchezza, a discapito dei sentimenti o della sincerità nelle relazioni.
Questi termini, coniati e riappropriati dalla cultura maschilista, riducono le donne a oggetti da escludere o da odiare e vengono utilizzati in contesti online dove l'odio e la misoginia si alimentano attraverso discussioni radicalizzate.
La violenza online è violenza
Netflix ha di poco lanciato una nuova serie tv, Adolescence, che sta suscitando molte scalpore, come al solito polarizzato tra chi la considera il nuovo capolavoro moderno e chi l’ennesimo prodotto sopravvalutato.
Al di là della critica sterile, la serie ha portato alla ribalta altri due termini della violenza online: incel e manosphere.
Incel è l'abbreviazione di "Involuntary Celibate" (celibe involontario) e si riferisce a uomini eterosessuali che non hanno relazioni sessuali o sentimentali nonostante il desiderio di averle. Uomini che attribuiscono la propria condizione di solitudine alla superficialità delle donne e alla competizione con uomini considerati più attraenti o "alfa". La frustrazione degli incel si traduce spesso in una visione distorta delle donne, che vengono demonizzate come la causa della loro emarginazione.
Manosphere è un termine che indica un insieme di comunità online spesso dominate da ideologie maschiliste, antifemministe e misogine. Questi spazi digitali, che includono forum, blog e social media, promuovono la "mascolinità tossica", criticano il femminismo e alimentano teorie su come gli uomini siano stati oppressi dalla società moderna e dalle conquiste femminili. La manosphere è spesso associata a movimenti come gli MRA (Men's Rights Activists) e, in alcuni casi, agli incel stessi, creando un ambiente di radicalizzazione e violenza verbale nei confronti delle donne.
La violenza non è mai stata solo fisica, ma oggi è più che mai anche online: trova nuovi spazi, crea nuovi linguaggi. Che però, parlano sempre la stessa lingua: quella dell’odio.
Non solo leoni da tastiera
Online possiamo essere chiunque perché siamo protetti dall’anonimato. Dietro uno schermo, perdiamo il contatto con la realtà e con le emozioni degli altri in quello che viene chiamato “dissociamento”.
Senza il viso di una persona di fronte, la violenza verbale e psicologica diventa "meno grave" agli occhi di chi la infligge. L'anonimato permette alle persone di esprimere istinti che, nella vita reale, non si permetterebbero mai.
Eppure, non c'è niente di meno "virtuale" della violenza online. Un commento, una parola denigratoria, un insulto possono avere un impatto devastante sulla psiche di chi le riceve e possono anche diventare il preludio a tragedie reali.
La violenza online ha la stessa forza distruttiva di quella offline, se non maggiore, perché la sua diffusione è rapida, capillare e spesso difficile da contrastare. E non stiamo facendo nulla per contrastarla.
A proposito
Sempre su Netflix, qualche anno fa uscì un’altra serie tv molto interessante sotto questo punto di vista: “13 Reasons Why”.
Il libro “Tienilo Acceso” di Vera Gheno e Bruno Mastroianni dice tutto già nel suo sottotitolo: Posta, commenta, condividi senza spegnere il cervello.
“Contro la vostra realtà” è il libro di Angela Nagle che analizza come l’estremismo del web sia diventato mainstream. Lo trovate qui.
Parliamone
Per questa newsletter ho selezionato solo alcune delle “nuove parole” della violenza che circolano sul web. Qual è il termine che avete conosciuto grazie ai social?
Come vedi la tua “vita filtrata”? Più "verticale" o "orizzontale"?
Ci facciamo una chiacchierata?
Siamo un'agenzia di comunicazione che realizza progetti di formazione, comunicazione e marketing per aziende B2B e B2C. Se hai un progetto o cerchi dei professionisti a cui affidarti, e vuoi conoscerci, ti invitiamo a fare una call insieme cliccando sul bottone qui sotto!